IL BISOGNO DEL CONTATTO PER L’ESSERE UMANO è anche una questione di cervello….
Il cervello è la nostra interfaccia interna (propriocettiva) ed esterna (esterocettiva). L’armonia dell’uomo nasce dall’equilibrio dentro-fuori. Il problema dell’uomo moderno è rientrare dentro, nel corpo.
I ritmi della società moderna, in particolare Internet (chat, e mail e social forum che ci assorbono), stanno portando sempre più il cervello ad annullare, tramite l’immaginazione, la dimensione spazio-temporale.
Man mano che si tende a stare fuori dal proprio corpo e a svolgere più attività contemporaneamente, il cervello diventa sempre più attivo e auto-eccitato.
Il cervello si adatta a questa nuova condizione, ma farà sempre più fatica a rientrare nel corpo provocando così una temibile escalation: stress – insonnia – disturbi della memoria – malattie neurodegenerative.
Il fine del massaggio è il recupero della tattilità e della propriocettività: portare il paziente a rientrare nel proprio corpo, reimparare a vivere e a sentire il corpo, nel qui e ora. Il tempo del massaggio è il presente, tempo del rilassamento, del rallentamento dei ritmi, del percepire sé stessi (ogni organo, ogni tessuto, ogni parte di sé) e della centratura psicosomatica.
Col massaggio la persona comincia a rappacificarsi col proprio corpo e riacquista la consapevolezza corporea.
Tramite il massaggio, spostiamo nuovamente il baricentro della persona al suo interno, rimettendolo in contatto con i propri bisogni vitali.
In una situazione di equilibro, il sistema nervoso Ortosimpatico cede il controllo al Parasimpatico non solo la notte per il sonno, ma anche più volte durante il giorno in occasione delle pause, del riposo e del relax. Se una persona vive costantemente sotto il controllo dell’ Ortosimpatico tende a cronicizzare la tensione e alla lunga ad ammalarsi (disturbi cardiaci, digestivi, della tiroide, del sistema immunitario, ormonali ecc.).
Il Parasimpatico, al contrario, è attivo durante la digestione, il riposo, il rilassamento e il sonno.
Scopo del massaggio è quello di aumentare, nel corso dei trattamenti, l’attività del Parasimpatico diminuendo fino ad annullare quella dell’Ortosimpatico.
Un massaggio ben fatto corrisponde a 3-4 ore di sonno profondo.
Il contatto è inoltre nutrimento. Il bisogno di contatto è un bisogno vitale come mangiare, bere, e così via.
Il massaggio risponde a questo bisogno primario. Deve essere avvolgente e dondolante, per simulare il contatto ricevuto nell’utero. In questo modo lavora sui condizionamenti neuroassociativi: a questo deve la sua grande forza.
Dare consapevolezza
Un massaggio ben fatto è una lezione pratica di cura e amore per sé e per l’altro; il massaggio è comunicazione e quindi comprensione; Il massaggio ben fatto stimola i neuroni specchio e allena all’empatia!
mikibon